Nel 1980 l’Italia partecipò alla Little America’s Cup e alla Veleria Viganò fu chiesto di contribuire allo sviluppo di una vela completamente rigida, la cui sperimentazione durò per ben tre edizioni del trofeo. Le competenze tecniche dell'azienda vennero ulteriormente messe alla prova durante le regate di Formula 40, quando la veleria di Trezzano Sul Naviglio, in provincia di Milano, contribuì alla realizzazione di un catamarano di dodici metri che ottenne strabilianti risultati sia in regate che in equipaggio professionistico.
Gli anni 80 furono un periodo d’oro per la Veleria Viganò, che dopo i successi del Formula 40 si impegnò nella realizzazione di un Formula 28, imbarcazione riservata a professionisti. Quest’ultima fu costruita in poco più di un mese grazie al duro lavoro di uno staff altamente qualificato e fu pronta a regatare al campionato europeo.
Iniziò dopo poco tempo una fitta collaborazione tra la veleria ed alcuni influenti armatori di IMS. I successi non tardarono ad arrivare: l’Xyacht della Veleria Viganò vinse il campionato italiano di classe e il Trofeo Accademia di Livorno con oltre centodieci imbarcazioni alla boa, un terzo posto alla Sardinia Cup e una lunga lista di vittorie nelle acque di tutta Europa.